Tra i vari problemi da risolvere (siamo nel 1800) ci fu quello del riscaldamento delle vetture.
Qui non ci addentriamo nello studio dell’evoluzione del problema, quanto nell’illustrare quale fu uno dei primi ausili per il viaggiatore, il cosiddetto Scaldapiedi.
In realtà i passeggeri che salivano nelle vetture di seconda e terza classe per anni non videro alcun miglioramento del problema.
Un occhio di riguardo fu invece rivolto ai viaggiatori di prima classe, introducendo lo scaldapiedi. L’idea era semplice; consisteva in un recipiente di acqua calda che un addetto inseriva sotto ai piedi dei viaggiatori di prima classe nel periodo notturno nella stagione invernale. Il problema era il ricambio dei recipienti che veniva effettuato secondo un’organizzazione studiata ad hoc.
Ad esempio, le Strade Ferrate Romane avevano istituito un servizio di ricambio in tutte le località dove i treni avevano origine, tra cui Firenze, Perugia, Napoli ecc…per un totale di 432 scaldapiedi. Inoltre, alcune stazioni intermedie erano adibite al loro ricambio.
Così si viaggiava nei treni di allora, molto scomodi e freddi nella stagione invernale.
Lo scaldapiedi
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